Sandra Croci

Questa notte se n’è andata Sandra Croci.

Ci conoscemmo una decina di anni fa, quando era alla Direzione del Personale di BPM.

Ci sentimmo subito in fortissima sintonia intellettuale.

Seguimmo insieme una serie di attività formative rivolte al management di BPM e al suo stesso staff.

Ricordo un mix di sensibilità e coraggio: sensibilità nello stare in qualche modo dentro alle politiche di un’organizzazione che lei desiderava ardentemente far evolvere, coraggio nel proporre approcci nuovi.

Ricordo quando in un break di un evento formativo rivolto ai suoi collaboratori, volle condividere con me un pensiero che la angosciava. Mi disse: certo, stiamo regalando a queste persone un bel momento formativo, molto innovativo, ma siamo sicuri di fare il loro bene? Non è troppo avanti rispetto alle logiche dell’organizzazione?  Quando io dovessi cambiare ruolo, ripiombare nel grigiore non potrebbe procurare frustrazione? Siamo sicuri che lo facciamo per loro e non per noi?

In quelle domande c’era tutta l’intelligenza di questa straordinaria donna.

Qualche anno fa Sandra ha lasciato BPM. Non reggeva più la distanza fra il suo modo di concepire l’impresa e la cultura dell’organizzazione che concorreva a dirigere.

Qualcuno si è forse sentito tradito, qualcun'altro ha visto in questa scelta una fuga, una deroga dalla missione professionale e in qualche modo umana.

Io vidi in quella scelta solo tanta consapevolezza: se il Papa può lasciare il suo posto e dire “avanti un altro”, può ben farlo anche un manager. O no?

Chi in questi casi grida “non si scende dalla croce!”, non ha forse colto il senso e la bellezza delle parole che ci ha regalato Tommaso Moro in una sua celebre, personale preghiera:

Che io possa avere il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare,

che io possa avere l'umiltà di accettare le cose che non posso cambiare,

che io possa avere soprattutto la saggezza di saperle distinguere.

Sandra è stata un esempio anche in questo.

Ha vissuto gli ultimi mesi della sua vita con una serenità che tutti abbiamo apprezzato, molti invidiato.

Ha voluto mettere a disposizione degli altri la sua esperienza di malata terminale attraverso un blog: www.adeno.it

Nel blog scrive fra l’altro:

(…) Credo in una entità che è Amore puro, sia esso chiamata Dio, Maometto, Budda o altro. (…)  Le nostre anime sono creazione diretta di Amore e sono immortali; nascono da Amore e, incarnandosi di volta in volta, in singoli corpi, si evolvono per divenire esse stesse essenza di Amore. Ogni vita è un cammino verso Amore puro. Il nostro libero arbitrio ci guida, in questa vita terrena, facendo sì che ogni passaggio sulla terra sia una tappa dell’anima più o meno evolutiva verso Amore puro. (…)  non muoio giovanissima, ma sicuramente molto prima della media. Questo è uno degli elementi che  mi dà serenità, perché significa che la mia vita, così come l’ho vissuta, è stata una tappa importante nel percorso evolutivo della mia anima.

Grazie Sandra. Ci vediamo.

Ale


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© Alessandro Chelo PI: 08777460968